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News(current) NO AI CAMPI, SI ALLE PERSONE

Rifugiati e volontari alla scoperta di Torino: visita alla Basilica di Superga

Ciac nell'ambito del progetto Community Matching ha organizzato una visita alla Basilica di Superga vicino a Torino

Comunicati stampa

Un momento per costruire relazioni e, allo stesso tempo, scoprire un luogo storico e importante di Torino. Domenica 2 luglio, Ciac (Centro immigrazione asilo e cooperazione internazionale) nell'ambito del progetto Community Matching ha organizzato una visita alla Basilica di Superga. Protagonisti dell’appuntamento sono stati oltre 80 dei cosiddetti Buddy: rifugiati e volontari che stanno compiendo un percorso insieme con l’obiettivo di arrivare ad una vera integrazione in Italia. Un progetto dove l’aiuto reciproco getta le basi per nuove amicizie.

I buddy sono partiti dalla stazione SASSI per prendere la Tranvia Sassi-Superga e, con il treno a cremagliera, hanno raggiunto la Basilica di Superga. Lì la giornata conviviale tra buddy è proseguita con la salita alla cupola con vista su tutta la Città di Torino, la visita alla Basilica e al monumento al Grande Torino per concludersi in serata con un rinfresco condiviso e la discesa sempre con il treno storico. Due volontarie attive nel programma hanno contribuito a spiegare quanto stavano vedendo in tutte le fasi alla realizzazione dell’iniziativa.

Un esempio del significato di questo progetto sta nelle tante storie che sono cambiate grazie a questo progetto. Ad esempio A. è un signore arrivato dal Mali per cercare una vita migliore. “E’ stata una giornata molto bella e importante – dice – ci tengo a ringraziare tutti gli organizzatori per permetterci di fare nuove conoscenze e scoprire le bellezze della nostra città”. Anche per K., giovanissima migrante dalla Nigeria è stata una giornata importante. “Ho fatto tante foto e video per potermi ricordare di questa giornata – spiega – che è stata molto divertente ma allo stesso tempo istruttiva”.

Ma ci sono anche dei giovani italiani come C. che racconta quanto sta vivendo grazie al Community matching. “Il termine rifugiato – racconta - secondo me crea distanza, invece se si riuscisse a fare un passo oltre e vedersi come due persone simili che hanno esperienze diverse e che si vogliono raccontare, allora quella cosa unisce”. Oppure Sara che si rivolge direttamente a chi vuole fare parte di questo progetto e a quelli che stanno già partecipando. “E’ fantastico – sottolinea – poter conoscere altre persone e fare questo percorso, per crescere insieme”.

Anche gli operatori torinesi di Ciac sono soddisfatti della giornata. “Sono momenti – dicono – che segnano il percorso di persone che arrivano in Italia, in questo senso la cultura va difesa e protetta, ma allo stesso tempo promossa e diffusa verso gli altri. Grazie al Community Matching promuoviamo l’integrazione anche attraverso l’accesso alla cultura e la conoscenza dei luoghi significativi della Città. Tutto questo condividendo esperienze e conoscenze. Insieme”.

Il Community Matching è un progetto creato da UNHCR insieme ai partner CIAC e Refugees Welcome Italia con il supporto di Soka Gakkai 8 per 1000 nelle città di Bari, Milano, Palermo, Torino, Roma, Napoli, Bergamo, Padova, Bologna e Parma.

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