Kurdistan: togliere il Pkk dalla lista nera e liberare Ocalan - FOTO E VIDEO
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Dei curdi ci si dimentica, l’Europa se ne dimentica. Eppure sono 40 milioni di persone, di cui oltre 20 milioni solo in Turchia.
Un popolo che in larga maggioranza si riconosce in un partito che si chiama Pkk, Partito dei lavoratori del Kurdistan. Per volere della Turchia dal 2002 il Pkk è stato inserito nella lista UE dei gruppi terroristici, un inserimento che ha sempre destato molte perplessità tant’è che recentemente la Corte Suprema del Belgio ha stabilito che il Pkk non può essere definito una organizzazione terroristica.
La Turchia è un paese totalitario in cui il pretesto dell’azione antiterroristica viene utilizzato per liquidare la legittima opposizione politica, incarcerare a migliaia parlamentari, giornalisti, scrittori, sindaci, insegnanti, difensori dei diritti umani e per estendersi nei territori di paesi contigui.
La Turchia è un paese in guerra e l’Italia tra i paesi UE già nel 2020 è risultata essere il maggior fornitore in armi verso la Turchia. Anzi, la Beretta ha uno stabilimento a Istambul e la Leonardo ha aperto una sede ad Ankara.
I curdi vogliono il riconoscimento dei loro diritti civili e culturali, vogliono la democrazia. Hanno suscitato l'ammirazione del mondo per la loro resistenza all'Isis. E la democrazia hanno dimostrato di saperla realizzare, anche in forme avanzate, nei territori di Rojava (Siria) e di Shengal (Nord Iraq). Territori bombardati dalla Turchia.
Crediamo che la proposta di pacificazione avanzata da Ocalan già dal 2013 sia da accogliere e sviluppare, con l’obiettivo di realizzare la democrazia in un’area, ampia, che ne è priva.
Il Sole24 ore del 19 dicembre 2021 ha pubblicato l’appello SCARICALO QUI
Il giorno 12 febbraio in ogni paese della diaspora curda si manifesterà per la liberazione di Ocalan: di seguito la convocazione a Milano, in Largo Cairoli alle ore 14 di sabato prossimo. SCARICA IL VOLANTINO